È uscito Neopsiche 23 (Ananke, 126 pag), un numero monotematico dedicato ad un tema sempre attuale e poco trattato in letteratura: la vulnerabilità di chi ha scelto di dedicarsi ad una professione di aiuto psicologico. Otto articoli, di cui uno tradotto dal TAJ, che spaziano sull’argomento, con considerazioni che toccano, tra l’altro, l’etica, lo spazio supervisivo, il rapporto con gli studenti, la formazione nelle scuole di specializzazione, le dinamiche transferali e contransferali e l’adolescenza.
Indice:
Quando trasgredire la cornice terapeutica tradizionale conduce al cambiamento progressivo e non a violazioni etiche: il lavoro del giardino segreto – Edward T. Novak
La vulnerabilità negli psicoterapeuti: quale formazione? – Laura Quagliotti e Lucrezia Marech
A Eric Berne, guaritore. Con ambivalenza – Marco Mazzetti
Sulle fragilità dell’analista transazionale: la formula della vulnerabilità e il principio di Peter – Michele Novellino
La vulnerabilità di chi cura: riflessioni con gli allievi del III e IV anno della Scuola di Specializzazione – Salvatore Ventriglia
La supervisione: un luogo sicuro per l’esperienza della vulnerabilità – Cristina Innocenti
La relazione con l’adolescente, incontro di fragilità: fatiche del terapeuta e bisogni dei ragazzi – Barbara Giacobbe
Vulnerabilità, controtransfert e dolore psichico. Consigli di lettura per ulteriori approfondimenti – Paola De Andrea e Maristella Fantini