Tutti noi, in qualunque momento della nostra vita, abbiamo bisogno di un luogo – reale o immaginario – in cui sentirci al sicuro o di un paio di braccia accoglienti dove trovare quiete, conforto, amore. Dove calmare le nostre paure, nascondere le lacrime, curare le ferite. È questo il concetto che Emmanuelle Houdart esplora in questo libro, offrendone molteplici interpretazioni. Il primo rifugio è naturalmente il ventre materno, seguito dalla culla, dall’abbraccio consolante della mamma… sono rifugi la casetta dei giochi, la biblioteca, il giardino, così come i nostri ideali, la nostra fede, laica o religiosa che sia, i personaggi, storici o di fantasia, che riconosciamo come modelli o motivi di ispirazione… e soprattutto l’amore, in tutte le sue forme: quello dei genitori, di un fratello, degli amici, del compagno o della compagna. Fino al tenero legame tra un nonno e il nipote, l’uno rifugio dell’altro, con cui si chiude il volume. Intercalate da testi brevi e musicali, le tipiche immagini dai colori sgargianti e ricche di piccoli dettagli da scoprire che rappresentano la cifra stilistica dell’artista risultano qui particolarmente avvolgenti, rivelando una predominanza di linee morbide e tondeggianti, in linea con la tematica affrontata. Attraverso la sua immaginazione esuberante e intrisa di dolcezza, Houdart ci accompagna alla scoperta dei luoghi e delle persone che ci donano conforto e protezione – in senso fisico ma anche spirituale ed emotivo – nelle varie tappe della nostra vita e a sua volta, tra le pagine di questo libro, offre ai lettori di qualunque età un rifugio nella poesia e nella bellezza.
Rifugi di Emanuelle Houdart, ed. Logosedizioni