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L’esperienza del tempo. Uno sguardo multidisciplinare
di Fabio Ricardi

Il tempo. Un tema di per sé affascinante che acquista un significato squisitamente clinico dentro la stanza della terapia. C’è infatti il tempo del setting, il tempo della relazione tra il professionista e il suo cliente, il tempo ricordato, quello che ormai è fuggito via nelle pieghe dell’esistenza passata e quello dei progetti e dei sogni che ancora deve essere.

Nel suo ultimo lavoro L’esperienza del tempo. Uno sguardo multidisciplinare (Mimesis editore, 102 pag) Fabio Ricardi ripercorre il pensiero di alcuni illustri nomi della letteratura e della filosofia, oltre che della psicologia e dell’analisi transazionale. Il focus è incentrato soprattutto sulla duplice esperienza del tempo come di qualcosa di cristallizzato in un ciclo perpetuo che si ripete o di un substrato esistenziale da cui emerge continuamente il nuovo che viviamo.

 

Indice:

INTRODUZIONE

  1. L’esperienza clinica
  2. Lo sguardo dell’antropologo
  3. …e altri sguardi

 

  1. TRE ESPERIENZE DEL TEMPO
  2. La ripetizione Kierkegaardiana
  3. Thomas Mann e ilTonio Kröeger
  4. Marcel Proust. La vittoria sul tempo

 

II. INTERMEZZO FILOSOFICO

Che cos’è il tempo? Le Confessioni di S. Agostino

 

III. RIELABORARE LA RIPETIZIONE: L’ESPERIENZA DELLA TERAPIA

  1. L’opera di Freud

1.1 I fondamenti teorici

1.2 “Ricordare, ripetere, rielaborare”

1.3 Cronaca di un’analisi

  1. Un discepolo originale: F. Alexander
  2. Un neofreudiano ribelle: E. Berne

3.1 Berne e il tempo

3.2 Quasi una conclusione

  1. L’innesto con la terapia della Gestalt

4.1 La prospettiva terapeutica di R. Erskine

IV IL MOMENTO PRESENTE

  1. Il momento presente: riflessione filosofica ed esperienza
  2. Il momento presente nell’esperienza terapeutica
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